|
|
CHIEDIMI SE SONO FELICE (Italia, 2000) |
di Aldo, Giovanni, Giacomo, Massimo
Venier
con Aldo, Giovanni, Giacomo, Marina Massironi |
|
Tre
attori, amici per la pelle, vogliono mettere in scena un originale
allestimento del Cyrano.
Alcune incomprensioni manderanno allaria sia il progetto che
la loro amicizia. Li ritroviamo tre anni dopo
Il film più amato della stagione: oltre 60 miliardi di incasso
al botteghino.
|
|
|
|
CONCORRENZA SLEALE (Italia, 2000) |
di Ettore Scola con Diego Abatantuono,
Sergio Castellitto, Gérard Depardieu |
|
NellItalia fascista, due commercianti
di stoffe rivaleggiano con i loro negozi, ubicati luno accanto
allaltro. Lavvento delle leggi razziali ostacolerà
lattività di uno di loro, che troverà nellaltro
uninattesa solidarietà.
Castellitto e Abatantuono al loro meglio: e cè anche
il grande Depardieu.
|
|
|
|
|
|
La Locandiera di Carlo Goldoni |
regia di Federica Tatulli. |
|
Gli attori del Laboratorio Teatrale A.Di.S.U.
della Residenza Universitaria "Civis", dopo due anni di
attività e la messinscena di alcuni testi teatrali contemporanei
di Campanile ed Ayckbourn, hanno scelto di cimentarsi nell'allestimento
di un classico di Carlo Goldoni, "La Locandiera".
In questo spettacolo assistiamo ad un'analisi puntuale, quasi scientifica
da parte dell'autore, dei processi della sensibilità amorosa
in rapporto alla ragione, della forza con cui può svilupparsi
il sentimento amoroso, della sua incontrollabilità, della sua
pericolosità. Sfondo della vicenda, non un ambiente borghese
ma una locanda, luogo di passaggio di personaggi disparati, appartenenti
a strati sociali diversi. Una sorta di luogo-limite dove si incontrano
varie tipologie della società, mondi che altrove non andrebbero
mai in collisione. Su questo sfondo si muove il personaggio di Mirandolina,
unico mattatore dei giochi amorosi, scaltra padrona della locanda,
impegnata nel perseguire il suo scopo di far innamorare di sé,
un suo burbero e misogino ospite, il Cavaliere di Ripafratta. Vince
la sua partita solo chi sa usare la ragione e sa condurre a termine
con intelligenza e destrezza il suo gioco. Un gioco piuttosto crudele,
condotto mirabilmente da uno dei più grandi autori del teatro
italiano.
|
|
|