Cineporto 2002
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Le rassegne  

SPIE “ALL’ITALIANA”

LocandinaC’era una volta il cinema italiano di genere. Ricorda Stefano Della Casa nella “Storia del Cinema Mondiale”, nel capitolo dedicato al Cinema Popolare Italiano del Dopoguerra, che “il cinema italiano conosce negli anni Sessanta dimensioni mai raggiunte sino a quel momento: la produzione italiana sembra stabilizzata intorno ai 300 film ogni anno, molti dei quali assorbiti dai mercati esteri e, contemporaneamente, il cinema americano vive una crisi produttiva e di idee.


Tutti elementi che spingono produttori e registi a cimentarsi anche nell’imitazione di generi che non sono tipici della produzione italiana ma che nel quadro generale possono essere praticati per coprire una richiesta di mercato.
Un filone, molto più consistente numericamente della fantascienza, nasce sulla scia del successo di “Agente 007-Licenza di uccidere” e soprattutto di “Agente 007-Missione Goldfinger”. Mentre la saga dell’agente segreto James Bond conosce la sua fase più brillante, molti registi italiani propongono per alcune stagioni film spionistici a basso costo, con titoli allusivi o volutamente ingannatori, che circoleranno con buon esito di pubblico soprattutto nelle sale popolari e sui mercati esteri.

E’ singolare che una stagione così particolare e produttiva della storia del cinema italiano sta stata pressoché rimossa. Il cinema di spionaggio realizzato in Italia, anche se più artigianale di quello tratto dai romanzi di Ian Fleming, è un cinema ricco di inventiva e soprattutto capace di intrattenere pienamente.
Eppure resta sconosciuto e invisibile per gli spettatori di oggi, anche nello sterminato palinsesto delle televisioni pubbliche e private.

Con la rassegna “Spie all’italiana”, CINEPORTO intende proporre agli spettatori, specialmente i più giovani, una selezione di "Spyghetti Movies" tra i più divertenti e spettacolari dell'epoca.

Pellicole che dietro titoli allusivi e personaggi presentati come omologhi di James Bond non nascondevano semplici surrogati, ma opere compiute, che si inserivano onestamente nel cinema di genere e che rispettavano profondamente le aspettative del pubblico. Una proposta da non perdere: in tutti i casi si tratta di pellicole introvabili anche in videocassetta, opere di registi e sceneggiatori di notevole talento che tornano dall’oblio con una freschezza e un’originalità tutti da scoprire.


 
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