- Trama
In Inghilterra Nel 1788, Giorgio Iii, Avveduto E Prolifico Sovrano (15 Figli), Ha Diversi Problemi Che
Lo Amareggiano: La Perdita Delle Colonie Americane; Il Potere Accresciuto Della Camera Dei Lord;
L'inettitudine E L'invidia Del Figlio Maggiore, Il Principe Di Galles, Per Di Più Con Un'amante
Cattolica Che Ha Sposato Clandestinamente. Quando Il Padre Comincia A Dare Segni Di Squilibrio
Mentale Il Giovane » Pronto A Destituirlo E Farsi Eleggere Reggente Dal Parlamento, Tenuto A
Stento A Freno Dal Ministro Pitt. Ma Il Principe Escogita Un Tranello Per Mettere Alla Berlina In
Pubblico Il Padre: Un Concerto A Palazzo Dove Il Monarca Si Sostituisce Al Maestro Con Grande
Sconcerto Degli Astanti. Le Pazzie Del Sovrano Si Susseguono Al Punto Che Vista L'incapacità Dei
Medici Di Corte, Pitt Consulta Un Medico, Willis, Che Porta Il Re Nella Sua Clinica In Campagna
Dove Lo Sottopone Ad Un Regime Dietetico E Disciplinare Severo Che Trova Ferma Opposizione
Nei Colleghi Londinesi. Il Protrarsi Della Malattia Acuisce Le Brame Del Principe, Che Viene Tra
L'altro Ricattato Da Lord Fox, Che Ha Le Prove Del Suo Matrimonio E Chiede Nel Caso Di Una
Destinazione Regale Il Posto Di Pitt, Il Quale Nonostante I Suoi Sforzi Vede Diminuire I Sostenitori
Di Re Giorgio. Frattanto La Regina Carlotta Riesce Ad Avere Un Colloquio Col Re, Che Comincia A
Migliorare; Tanto Che Fox Lo Trova In Giardino Che Recita Re Lear, E Lo Invita A Partecipare Alla
Lettura. Dal Tono Del Sovrano Il Ministro Capisce Che Il Re » Guarito E Senza Frapporre Indugi Lo
Fa Salire In Carrozza Per Portarlo In Parlamento Dove La Sua Destinazione Sta Per Essere Votata.
L'arrivo Del Monarca Ed Il Suo Discorso Convincono I Pari Che, Entusiasti, Lo Acclamano. Davanti
Ai Sudditi La Famiglia Reale Fa Gruppo PoichÈ Il Re Giorgio Iii Vuole Che Essa Appaia Unita Negli
Affetti E Sorridente Alla Folla In Tripudio.
- Critica
Comodamente Insediato Nel Patrio Filone, "La Pazzia Di Re Giorgio" ConquistÚ Molti Fans E
Qualche Premio In Primavera Al Festival Di Cannes: Tipico Film Ben Fatto, Illustrativo E
Convenzionale, Utile Contrappeso Di Tanti Altri Concorrenti Narrativamente Più Audaci E Portatori
Di Dubbi Stilistici. Eppure Sbaglierebbe Chi Lo Scambiasse Per Ennesimo, Pacioso E Fastoso,
Spettacolo In Costume: Dalla Fortunata Commedia Di Alan Bennett, L'esordiente Nicholas Hytner,
Che La Mise In Scena Al National Theatre Di Londra Nel '91, Ha Voluto Trarre Un Vero E Proprio
Pamphlet Di Amore/Odio Nei Confronti Della Monarchia. Accanto Alla Rappresentazione
Accuratissima Del Cerimoniale Di Corte, Infatti, Guizzano Costantemente Irriverenti Paralleli Tra La
Famiglia Regnante Attuale E Quella Di Due Secoli Fa. Un Po' Frastornato Dalle Musiche Di Haendel,
Benissimo Recitato E Benissimo Ambientato Dallo Scenografo Ken Adam, La Pazzia Di Re Giorgio
Non Riesce Tuttavia A Svincolarsi Dall'impianto Ultra Teatrale Di Fondo, Anche Se (Ispirandosi Al
Più Celebre Kenneth Branagh) Il Regista Ha Pensato Di Accreditarsi Nel Nuovo Medium
Impostando Un Ritmo Esasperato, Travolgente Addirittura Marionettistico.
(Il Mattino, Valerio Caprara, 2/11/95)
L'umorismo (Britannico S'intende) Emerge Dal Procedere Teatralmente Meccanico Delle Situazioni,
Mentre Lo Sguardo » Stimolato Dallo Splendore Della Messa In Scena E Il Formidabile Ritratto Che
Di Giorgio Fa Nighel Hawthorne (Protagonista Anche Sulla Scena Teatrale), In Un Misto Di
Rozzezza E Dignità, Delirio E Sensibilità Estrema, Lo Porta Ai Vertici Di Un Grottesco Re Lear, Tra
Potere, Politica, Fallibilità Dell'istituzione Monarchica. Lo Circonda Un Gruppo Di Altri Interpreti
Britannici, Dalla Regina Helen Mirren (Premiata A Cannes), Al Medico Ian Holme, Alla Bella Dama
Amanda Donohohe Che Si Fa Sedurre Dal Capitano Rupert Everett Per Scoprire Il Nascondiglio
Della Regina.
(Il Giornale, Alfio Cantelli, 22/10/95)
E' Davvero Formidabile Il Ritratto Del Monarca Impazzito Che Fa Nigel Hawthorne, In Un Misto Di
Rozzezza E Dignità, Delirio E Sensibilità Estrema: Fino Ad Approdare A Una Commovente
Identificazione Con La Tragedia Di Re Lear. E Quello Che Emerge Fra Rimbombanti Musiche Di
Haendel E Vignette Di Ordinaria Violenza Alla Marat/Sade » Un Personaggio Di Contraddittorio
Risalto. Come Dire: La Monarchia » Un'istituzione Ridicola, Ma I Re Possono Anche Essere
Simpatici. Senza Questo Miracolo Compiuto Attore Il Film Varrebbe La Metà; E Naturalmente La
Giuria Del Festival Di Cannes Non L'ha Saputo Riconoscere, Premiando Al Suo Posto La Più
Convenzionale Helen Mirren Interprete Della Fedele Regina. Va Ricordato Che La Palma » Stata
Ritirata Per Conto Della Collega Assente Da Hawthorne In Persona, Cavallerescamente E Senza La
Minima Traccia Di Risentimento, Da Vero Sovrano Della Scena.
(Corriere Della Sera, Tullio Kezich, 19 /10/95)
Era Inevitabile Che The Madness Of King George Si Guadagnasse Quattro Candidature All'oscar E
Che Vincesse Almeno Una Statuetta Per La Scenografia (Ken Adam E La Sua Arredatrice Carolyn
Scott). Meraviglia Semmai Che Non Abbia Avuto Anche Quella Del Migliore Attore. Tirate Le
Somme, Chi Tiene In Piedi Il Film E Gli Dà L'acqua Della Vita » Il 65enne Nigel Hawthorne (Al Quale
Da Noi Ha Dato La Voce Giancarlo Giannini).
(Il Giorno, Morando Morandini, 27/10/95)
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