- Trama
A San Francisco, Medford, un ricchissimo collezionista, viene trovato ucciso con un'ascia orientale.
Sul delitto indaga il sostituto procuratore distrettuale David Corelli, che trova in casa del morto foto
sconce con una sconosciuta del governatore Lew Edwards il quale lo diffida dal tentare di
incastrarlo. Inoltre la moglie del famoso avvocato suo amico Matt Gavin, Trina, nota psicologa,
compare in una videocassetta hard recuperata semibruciata nel camino della villa di Medford. Un
vicino di casa con telescopio riconosce sia l'amica di Edwards, che in realt una prostituta, Patrice
Jacinto, sia Trina, che per le sue apprezzate imprese assumeva il nome d'arte di Jade. Quindi
un'automobile investe appositamente Patrice mentre si reca ad un appuntamento con Corelli per
fornire rivelazioni su Jade; inseguendo l'automobile investitrice, i cui vetri fum impediscono di
vedere chi guida, David viene attirato sul molo e fatto cadere in mare. L'automobile, identica a quella
di Trina, risulta per rubata. Poi costei invita Corelli a casa e, mentre tenta di sedurlo, gli confida che
teme per la sua vita. Ma Corelli la respinge e lei va a consolarsi con uno dei numerosi amanti, mentre
a casa sua due individui frugano tra le carte di Matt, che intanto va da Corelli convinto che la
moglie lo abbia tradito anche con lui. Ma il detective lo convince ad andare da Trina che, rientrata,
stata frattanto braccata da uno dei due killer mascherati, mentre l'altro affronta l'avvocato e il
poliziotto sopraggiunti. Dopo una sparatoria gli aggressori di Trina si rivelano essere i due colleghi
di Corelli, impegnati ad insabbiare l'inchiesta incastrando Trina per scagionare il governatore. Ma in
realt il colpevole, un altro, l'insospettabile avvocato, che conta sull'omert e su una aumentata
"disponibilit" affettiva della moglie.
- Critica
Jade, ovvero "Giada" (dal soprannome della "bella di giorno" richiesta nei piani alti), si srotola con
moderata fantasia sui binari della convenzione. L'unghiata di Friedkin, a un passo dall'autocitazione,
si avverte nell'elaborato inseguimento automobilistico tra le ripide vie di San Francisco o dentro
l'affollata Chinatown; oppure nella scansione rapida degli eventi criminosi al cospetto di un Corelli
sempre pi turbato. Ma bisogna riconoscere che, nel suo genere, Basic Instinct era riuscito meglio:
pi audace sessualmente o forse meno timoroso di maneggiare le pulsioni proibite. Naturalmente
Jade si vede volentieri, specialmente quando il versante erotico-proibito lascia il campo alla fase
investigativa, girata senza fronzoli, aggiornando quel tanto che basta la tradizione poliziesca. Nei
panni di Corelli, il rosso David Caruso si conferma uno dei volti pi interessanti della nuova
Hollywood, mentre Linda Fiorentino parla, si spoglia e allude all'impero dei sensi con elegante
svogliatezza. Del tutto spaesato, invece. Chazz Palminteri, gia travolgente gangster drammaturgo in
Pallottole su Broadway: bisognerebbe dirgli che con quella faccia non pu fare ci che vuole.
(L'Unit, Michele Anselmi, 15/11/95)
Friedkin si sbizzarrisce nel dare sfoggio alla sua grande sapienza registica: "antologizzando", ad
esempio, la prima sequenza notturna, interamente in steadycam, tra i meandri principeschi della ricca
vittima. David Caruso e Chazz Palminteri sono i protagonisti maschili, ben in parte ed efficaci; Linda
Fiorentino la splendida, inquietante dark lady, un ruolo che le si addice perfettamente.
(Il Resto del Carlino, Vittorio Spiga, 11/11/95)
Il regista non nasconde l'aspirazione a fare di Jade un prodotto di successo, e fin qui nulla di cui
scandalizzarsi. Basta vedere come chiama a raccolta il meglio del proprio repertorio, dal gotico al
poliziesco d'azione, e la cura che mette nella scelta del cast. Tre star emergenti dal nome italiano:
l'ultimo grido della tipologia "dark lady" Linda Fiorentino, in mitica sottoveste nera, David Caruso
(eroe della serie televisiva "Nypd") e Chazz Palminteri. Con la decorativa partecipazione di Angie
Everhart, modella alla ricerca di un posto al cinema. Ma, dopo un inizio che sembra autorizzare le
speranze, tutto si risolve in una compilazione di cose pi o meno viste.
(La Repubblica, Roberto Nepoti, 12 /11/95)
|